Il mio Kindle Paperwhite

Probabilmente sono l’unica in tutto il mondo ad ammetterlo a voce alta, ma ormai il Kindle Paperwhite ha soppiantato completamente i libri di carta nel mio cuore. Mi capita ancora di leggere su carta e il fascino del libro cartaceo rimane. Insomma, entrare in libreria e sentire il profumo della carta mi rilassa come poche cose al mondo, in barba alla mia presa in giro per quelli che eh, ma io il Kindle mai, vuoi mettere il profumo della carta!!! Solo che per il momento preferisco di gran lunga la praticità del Kindle. Non starò di nuovo qui a elencare tutti i motivi per cui preferisco l’e-book ai libri cartacei, l’ho già fatto qui, ma vorrei fare un tentativo per recensire un mio acquisto recente: l’ultima edizione del Kindle Paperwhite.

Kindle Paperwhite: cos’è

Se siete capitati qui probabilmente sapete di cosa si tratta, ma vorrei lo stesso fare un recap. Il Kindle Paperwhite è un dispositivo fatto apposta per leggere i libri in formato digitale. A questo proposito si possono usare i tablet e i telefoni installando le apposite app, ma il Kindle (e tutti gli altri lettori e-book) hanno tecnologie apposite per non far stancare gli occhi e si possono utilizzare solo per leggere e acquistare e-book sulle piattaforme a cui sono legati (nel caso del Kindle, la piattaforma è Amazon, mentre, per esempio, il Kobo è legato a Mondadori). Ci sono diversi tipi di Kindle:

  • Base, il più economico, ideale per chi vuole provare a entrare nel mondo degli ebook anche se non ha assolutamente niente di caratteristiche per me appetibili, a parte la più basica delle tecnologie e-ink;
  • Paperwhite, con luminosità regolabile e tonalità regolabile automatica;
  • Paperwhite Signature Edition, che in realtà è un normalissimo Paperwhite, solo con qualche chicca in più, tipo la ricarica wireless, più memoria e la regolazione automatica della luminosità);
  • Oasis, con moltissime caratteristiche uguali al Paperwhite, ma fatto con materiali di qualità più alta (come la scocca in metallo). Questo lo avrei comprato molto volentieri, ma quando ho voluto fare l’acquisto era ormai fuori produzione. Ora che scrivo pare che lo vendano ancora, ma potrebbe tornare di nuovo fuori stock da un momento all’altro. In più il suo prezzo attuale secondo me è davvero eccessivo. Insomma, l’Oasis è un po’ come quella persona per cui hai una cotta stratosferica ma che per te è irraggiungibile e il più delle volte finisci per capire che per te ci vuole altro;
  • Scribe, fornito di pennino per chi ama prendere appunti e scribacchiare a mano (e vendere reni per pagarlo);

In merito al costo degli ultimi due dispositivi, leggendo le recensioni quei soldi probabilmente li valgono davvero tutti. Solo, bisogna considerare che non sono per tutte le tasche, ecco.

Il mio acquisto è stato il Kindle Paperwhite. Io l’ho pagato 169 euro. Ho preso la versione senza pubblicità, altrimenti quella con la pubblicità costa 10 euro in meno (che eventualmente puoi pagare successivamente per toglierla).

Avrei anche potuto prendere la versione Signature Edition, ma mi sono fatta un sacco di scrupoli inutili per la spesa. In ogni caso, come vedrete, non rimpiango la scelta che ho fatto.

Perché l’ho preso

Nonostante con la tecnologia non sia proprio una cima, adoro i ritrovati tecnologici di un certo tipo. Non mi vedrete mai acquistare l’ultimo modello di Iphone o di tablet, almeno fino a quando quelli in mio possesso non saranno davvero inutilizzabili, ma mi piace la tecnologia. Inoltre con gli e-reader ho potuto anche leggere moltissimi libri gratuitamente.

Ho preso il Kindle Paperwhite perché ero reduce da un periodo veramente pesante e ho pensato che mi meritavo un “piccolo” regalo.

Avevo ancora il mio vecchio Kindle che ancora funziona, ma per una volta ho voluto viziarmi e il vecchio dispositivo è finito nelle mani di mio marito.

Bene, ho parlato anche troppo! Partiamo subito con le caratteristiche del Kindle Paperwhite! Tenete conto che non sono un’esperta di tecnologia, se mi sfuggono dei punti sentitevi liberi di chiedermi lumi nei commenti!

Schermo

Sono passata da uno schermo a 6 pollici a questo, che misura 6,8 pollici. Non pensavo che avrei notato la differenza tra il Kindle precedente e quello attuale, ma in effetti la mia è stata ingenuità pura, visto che si parla di una differenza di 2,5 cm tra i due schermi. All’inizio ho fatto un po’ di fatica ad adattarmi, ma ora che mi sono abituata a questo schermo posso definirmi molto soddisfatta. Rispetto all’edizione precedente, il Kindle Paperwhite ha una cornice un po’ più sottile. Non avendo problemi particolari di vista se non la tendenza a stancarmi, sia le dimensioni dello schermo che quelle della cornice non erano caratteristiche che mi davano fastidio nella vecchia versione, quindi non erano una mia priorità da ricercare nel nuovo, ma credo che, per chi ha problemi di vista più seri dei miei, uno schermo così grande possa rappresentare un bel vantaggio.

Tonalità

La novità del Kindle Paperwhite è la possibilità di cambiare la tonalità dello schermo. La vecchia versione aveva una colorazione bianca con luce fredda. Niente che mi desse fastidio, ma una volta cambiato dispositivo ho visto la differenza. Ho impostato la regolazione automatica e quando fa buio lo schermo prende una tonalità leggermente giallognola che ricorda vagamente le pagine dei libri quando invecchiano un po’ e perdono il loro colore bianco. I miei occhi hanno ringraziato!

Luminosità

Il Paperwhite classico ha la luminosità regolabile manualmente e devo dire che preferisco che sia così, perché a volte, anche al buio, preferisco una retroilluminazione forte, altre invece la prediligo più soft. So che il Kindle Paperwhite Signature Edition ha anche la regolazione automatica della luminosità, ma non sono in grado di dire come sia e, a dirla tutta, mi interessa poco. Se volete avere qualche informazione in più a riguardo potete andare su Tutto Tech, dove hanno parlato dell’argomento in termini più consoni dei miei!

Ghosting

Ovviamente non si parla del fenomeno per cui una persona (vigliacca) sparisce nel nulla dalla tua vita all’improvviso, tagliandoti fuori senza dare nessuna spiegazione, ma di un’altra cosa. È una caratteristica che credo abbia la tecnologia e-ink di base, vale a dire il residuo delle parole che rimangono sullo schermo quando si cambia pagina. In altre parole, nel momento stesso in cui si “gira” la pagina, è possibile vedere un blandissimo rimasuglio delle parole della pagina precedente. Questo fenomeno viene chiamato ghosting proprio perché la traccia è davvero molto leggera, come una lievissima sfumatura di matita appena visibile come un fantasma. Ho letto on line una recensione che mi ha fatto molto ridere, perché parlava di questo “problema” come se ci fosse una sorta di complotto mondiale in cui si vuole impedire alla gente di leggere. Se non ricordo male, la persona in questione parlava addirittura di “elefante nella stanza di cui nessuno parla”, ma fidatevi, se il ghosting del vostro dispositivo è così marcato da affaticarvi nella lettura, probabilmente il vostro Kindle – o qualsiasi altro lettore – è difettoso e dovete avviare il reso. In realtà il ghosting non crea davvero alcun problema, a meno che non abbiate un disordine di tipo ossessivo-compulsivo. Personalmente sono anche contenta che ci sia. Con la tecnologia si punta sempre a eliminare le sbavature, a costruire qualcosa di pressoché perfetto, e un difetto così lo trovo rassicurante!

Portabilità

Arriviamo a uno dei motivi per cui adoro il Kindle. È leggero e lo posso portare ovunque, tanto che ormai, anche se poi non lo uso, lo devo avere sempre con me per restare tranquilla (almeno saprei di avere qualcosa di costruttivo da fare se sono in giro e mi ritrovo a vivere dei tempi morti). Me lo sono portato persino al mare e in montagna, in un rifugio (ma ho barato, al rifugio ci siamo arrivati con la seggiovia). Sono un’amante delle borse grandi, quindi non ingombra quasi per nulla e non pesa sulle spalle come potrebbe fare un libro di carta. Certo, se vi portate in giro il messalino della domenica la cosa potrebbe lasciarvi indifferenti, ma se il libro è Il Signore degli anelli o Guerra e Pace la differenza si sente eccome! Non che io abbia mai letto Guerra e Pace

Memoria interna

La memoria è un altro punto a suo favore. Non so esattamente quanto pesi un file e-book all’interno di un dispositivo, ma 16 GB sono più che sufficienti per le mie esigenze, tanto che non capisco chi acquista i dispositivi da 32 GB. Infatti continuo a scaricare libri su libri e non ho ancora raggiunto il limite massimo!

Batteria

La batteria è l’unica nota davvero “dolente” del Kindle Paperwhite, anche se questa è una dichiarazione che lascia il tempo che trova. Mi spiego: le generazioni precedenti (questo è il mio terzo Kindle) reggevano tranquillamente per un mese e mezzo quando le usavo tra la mezz’ora e l’ora al giorno, accendendo il wi-fi e la retroilluminazione. Questo dispositivo, invece, regge poco più di un mese alle stesse condizioni. Capite quindi che, come nota dolente, non ha molto senso. Mi sono accorta della differenza e all’inizio ci sono rimasta leggermente male, ma ho capito subito che non vale la pena soffermarsi troppo su questo punto per bocciare il Kindle Paperwhite a prescindere. Finché non mettono in vendita un dispositivo che si scarica in un giorno come un tablet o un cellulare, non posso certo lamentarmi!

Consiglierei l’acquisto?

Ovviamente, questo è un paragrafo dedicato a chi vuole buttarsi nell’acquisto di un dispositivo elettronico. La mia risposta è sì, ovviamente. È comodo, posso leggere tutti i libri che voglio e portarlo ovunque. Se volete fare il salto, fatelo senza alcun problema!

NOTA BENE: questo NON è un articolo sponsorizzato né è realizzato in collaborazione con altri. Non ho abbastanza follower per avviare collaborazioni pagate! In caso vi interessi avere ulteriori chiarimenti sul mio pensiero e sul mio modo di fare le cose, andate pure sulla pagina Chi sono.

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